Le nostre idee

Stravedo   propone materiali per il sostegno di un linguaggio condiviso tra bambini e adulti.

L'idea è nata dall'osservazione dei bambini, dal constatare la frequente difficoltà dei genitori nel portare avanti un gioco condiviso, specialmente con i bambini con fragilità di sviluppo, con difficoltà linguistiche, attentive, d'imitazione.

Soprattutto con i bambini più piccoli mantenere la condivisione del gioco, divertirsi insieme per più di un'istante, richiede disponibilità, ma anche fantasia e ingegno.

Ci è sembrato interessante provare a sostenere gli adulti in questa direzione, fornendo strumenti pratici, basati sull'idea che stare insieme in attività condivise nutre la mente e sostiene lo sviluppo positivo, e che la sintonizzazione emotiva sia il motore della fiducia in se stessi e la base per un apprendimento autentico e duraturo.

Stravedo sottolinea, inoltre, il potere delle immagini, della concretezza, l’importanza di ciò che si tocca e manipola per lo sviluppo cognitivo e linguistico.

CAAnzoncine figurate

Cantare mette di buon umore, aiuta a scaricare tensioni, ci apre alle emozioni e, non per ultimo, ci aiuta a sintonizzarci con gli altri.  E’ un’esperienza che tutti abbiamo fatto e che sappiamo piacere ai bambini, e allora perché non usarla per favorire degli apprendimenti che in alcune fasi possono essere difficili?

Queste canzoncine sono state ispirate dai bambini con difficoltà dello Spettro Autistico, per molti di loro il canale visivo è preponderante, allora cantare insieme  guardando le relative figure li aiuta a fare associazioni tra le parole e il loro significato. Giocando con i ritmi, con le pause, possiamo costruire giochi di sguardi e di attenzione congiunta, all’interno di una “routine sociosensoriale” . Inserendo il doppio codice, visivo e sonoro, facilitano la comprensione dei concetti, stimolano l’apprendimento di sequenze, ampliano il vocabolario.

Le CAAnzoncine figurate sono particolarmente utili anche per i bambini che hanno difficoltà linguistiche, o per i cosiddetti parlatori tardivi. Giocando con le pause si possono favorire le prime produzioni vocali (inizialmente sillabiche o solo vocali), facendolo in un modo giocoso.

Possono essere di aiuto anche con i bambini che hanno un’elevata reattività agli stimoli sonori, che sono infastiditi dai suoni e dalla musica, con loro avere un libricino che li aiuta a prevenire e capire cosa accade può essere importante. In questi casi le canzoncine vanno appena sussurrate…

Per tutti i bambini e tutti i genitori, poiché sono state pensate soprattutto per fornire alle mamme e ai papà degli strumenti di gioco. Non prevedono cd, né si consiglia di “accendere” la musica, ma proprio di cantarle perché sono pensate per essere usate nella relazione, e cantando è tutta un’altra cosa.

CAAnzoncine scomposte

Queste CAAnzoncine, come quelle rilegate e sfogliabili, sono state pensate con l’idea di facilitare la comprensione del linguaggio, e col preciso intento di fornire ai genitori spunti per momenti di condivisione, che possano favorire la sintonizzazione affettiva e l’apprendimento naturale.

Le CAAnzoncine Scomposte offrono una simpatica alternativa ai classici libretti perché sono fatte per essere composte, aggiungendo azione e creatività al canto.

Il primo volume contiene canzoni molto note, alcune delle quali enfatizzano la produzione dei suoni onomatopeici (La Vecchia Fattoria; La Macchina del capo) altre l’imitazione (Se Sei Felice) altre stimolano la conoscenza delle parti del corpo (Testa Spalle Ginocchia Piedi) altre ancora rappresentano una storia semplice in sequenza (L’Anatroccolo-occolo occolo).

Le immagini sono presentate una per volta, per essere identificate con semplicità e chiarezza.

Le CAAnzoncine sono accompagnante da un supporto in feltro che ha lo scopo di delineare uno spazio per la Composizione/Scomposizione delle CAAnzoncine.

Ogni CAAnzoncina è identificata da un colore che compare come cornice, e ogni carta è provvista di stretch che le consente stabilità sul supporto.

Le carte possono essere utilizzate anche per giochi di categorizzazione (es associare per colore); o per costruire storie con personaggi e animali.

 Agende visive

Per comprendere la dimensione del tempo i bambini hanno bisogno di mettere insieme abilità linguistiche simboliche, memoria e esperienza pratica. Nei primi 2 anni di vita imparano a orientarsi nel tempo facendo riferimento ai momenti fissi della giornata: i pasti principali, i riposini, il bagnetto.

Già dai primi mesi parlare ai bambini è ritenuta una buona pratica, e parlare loro di come si svolgerà la giornata può essere un’utile opportunità. Verso la fine del primo anno i bambini sono già in grado di comprendere il linguaggio e si può cominciare a parlar loro di cosa succederà quel giorno e in quelli successivi.

Molto utile visualizzare queste informazioni, così da dare loro la possibilità di utilizzare un altro canale oltre quello uditivo.

Le agende visive (giornaliere o settimanali) hanno il vantaggio di restare lì, a differenza del linguaggio parlato che scorre via, e di dare al bambino la possibilità di essere guardate e comprese in un tempo lento.

Molto utili per rappresentare eventi che non fanno parte della routine quotidiana, per anticipare una festa, l’arrivo di qualcuno di importante, ecc.

Il canale visivo diventa quindi mediatore dell’organizzazione interna di immagini mentali della giornata e/o della settimana. Aiuta a crearsi uno spazio interno di comprensione di ciò che accade.

Le agende diventano ancor più importanti per i bambini che sperimentano difficoltà linguistiche, ovvero che sperimentano ostacoli nel decodificare messaggi linguistici supportati solamente dal linguaggio parlato.

Contrariamente a ciò che si immagina, fornire loro più canali di comprensione (in questo caso affiancare il canale visivo e delle immagini a quello linguistico parlato) non solo li sostiene nella comprensione, ma li aiuta a sciogliere il muro di sfiducia costruito a causa di ripetute situazioni di difficoltà o fallimento.

Come si usano le agende? Un modo utile, specialmente per i più piccoli, è quello di descrivere loro la giornata, ad esempio al mattino, dopo la colazione, possiamo riassumere loro le cose da fare fino ad ora di pranzo, e mentre parliamo attacchiamo le immagini, una dopo l'altra. Il canale visivo e l'azione concreta di attaccare su una linea verticale aiuta la comprensione della successione cronologica. Non chiediamo al bambino di attaccare né staccare, siamo noi a fornire una spiegazione dandogli il tempo di comprenderne il senso.

La versione di Stravedo è realizzata in feltro, si può avvolgere e trasportare come una pochette, le immagini si attaccano e si staccano con un sistema a velcro, la tasca in basso può contenere 25 - 30 figure.